Scegliamo la notizia dell’attentato di un inglese a dei musulmani. Non perché ci piace l’eccezione, la notizia diversa. E neanche per fare capire che tutti possiamo essere “cattivi”.
La scegliamo come uno dei tasselli che ci fanno vedere come ci possiamo trasformare.
Tutti noi possiamo farci prendere da paura, sospetto, rabbia, rancore, desiderio di vendetta ecc ecc. Tutti siamo a rischio, come ci ricordano tanti esempi nella storia, anche recente. Amici, vicini di casa, parenti, che diventano “nemici”.
Per questo scegliamo anche un libro, un libro non recentissimo, Gente in cammino. Un romanzo ambientato in Algeria, durante gli ultimi anni dell’occupazione francese. Il libro non è fatto solo di questo, naturalmente, ma descrive molto bene il progressivo passaggio di gruppi di persone da amici a nemici. Descrive come questi gruppi si separano fra loro.
Scegliamo una frase, che diventa quasi un monito.
“Persino i civili, francesi o algerini che fossero, delimitavano ognuno il proprio territorio e si osservavano con sguardi astiosi, pronti a tutti quegli eccessi che, già da molto tempo, fermentavano nelle parole così come nei silenzi.”
E dal libro prendiamo anche il dolce, una ricetta molto amata dalla protagonista, i m’semen.

Finsbury Park attack: Man dies as van hits worshippers (bbc.com)

Londra, attacco a Finsbury Park: colpito luogo simbolo della jihad inglese (repubblica.it)

Gente in cammino di Malika Mokeddem

M’semen
Ingredienti:
300 g di farina di semola fine
200 g di farina 00
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 bicchiere di olio d’oliva
almeno ½ bicchiere di acqua tiepida
Procedimento
Mescolare entrambe le farine, l’acqua, il sale e lo zucchero. Lavorare con energia fino a ottenere una massa compatta e omogenea (aggiungere altra acqua se necessario). Dividere la massa in palline piccole, ungerle bene con l’olio e poi stendere il più possibile ogni pallina con i polpastrelli fino a formare dei circoli molto sottili.
Piegare un lembo, ungere con l’olio e spolverare con la farina di semola. Ripetere l’operazione con il lato opposto, spolverare di nuovo con la farina di semola, fino a formare un rettangolo.
Piegare il rettangolo in modo da ottenere un quadrato. Ungere con l’olio e cospargere con la farina di semola. Ripetere l’operazione con tutte le palline.
Al momento della cottura appiattire i m’semen con i polpastrelli, poi ungerli con l’olio. Cuocere i m’semen in una padella, fino a che non diventano dorati.
Servirli preferibilmente calde, con miele o marmellata.

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2 risposte a

  1. corrado ferrarese ha detto:

    Condivido in toto Tortapolide! Questi sono i primi frutti della molto presunta “guerra di civilità”. E’ fondamentale rompere il circolo vizioso, magari offrendoci il dolce citato! corrado

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